Una volta aperta la ditta nel 2002, mi misi all’opera per trovare lavoro. Mandai circa 200 progetti, allora si usava ancora il cartaceo, alle scuole di Milano per proporre il mio percorso educativo con la mediazione del cane: “Il cane sociale in classe”.
Mi contattò un insegnante di una scuola primaria milanese, Tiziana Santagostino. Andai al colloquio, lo volevo proprio quel lavoro.
L’incontrò andò bene, l’insegnante, seppur avesse timore dei cani, vedeva “oltre la siepe” la potenzialità pedagogica del coinvolgimento del cane a scuola. Alla fine mi chiese il costo: risposi 25 all’ora ….. ma per due ore 32! Tornai a casa vittoriosa, ma il commercialista si mise le mani nei capelli: la pianificazione del business plan stava saltando!
Lavorai in quella scuola per nove anni, l’insegnante Tiziana ed io non avevamo nomi propri, eravamo le amiche di Floppi. I bambini si sono innamorati prima di Floppi, poi di Bianca ed infine di Dipi. Il loro ingresso a scuola era accolto con molta allegria e famigliarità, molto spesso ci venivano incontro i bambini portando regali e disegni che ancora adesso custodisco gelosamente in una scatola nel mio studio. Se mi incontravamo per strada, anche dopo anni, la prima domanda era “Come stanno i cani sociali?”.
L’obiettivo del progetto era l’inserimento e l’integrazione tra gli alunni, il cane era il vero e proprio mediatore relazionale; gli alunni che necessitavano di un percorso maggiormente individualizzato erano eletti ad assistenti di Floppi con tanto di cartellino. Si sentivano responsabilizzati e camminavano lungo i corridoi con il capo eretto e le spalle aperte con a fianco una pelosa bionda alta quanto loro!
Un giorno venne una delegazione messicana di insegnanti ad assistere ad un incontro. Mi venne un’ansia terribile, avevano scelto noi tra mille progetti. Il giorno prima lavai Floppi, volevo che tutto andasse al meglio. Non avevo tenuto conto della la perdita di pelo dopo il bagno….. i bambini, con i loro grembiuli neri, e i messicani uscirono dalla classe completamente coperti di peli biondi! L’insegnate piegò la testa a sinistra, ma poi sorrise. I messicani, non più cosi scuri di capelli, erano entusiasti dell’innovativo metodo educativo: ci fecero molti complimenti.
Questo lavoro nelle scuole vinse il premio interneazionale “Fedeltà del cane di San Rocco di Camogli 2005″. Con i cani Dipi e Bianca andai a ritirarlo, fu emozionante quando ci chiamarono sul palco e misero le medaglie al collo dei cani mentre il mio volto diventava paonazzo di fronte ai giornalisti.
Tornammo a casa molto soddisfatte dopo aver fatto un lungo bagno in mare.