Il cane sociale come collante speciale
Cani Sociali è un’impresa individuale che ha lo scopo di erogare servizi socio-educativi assistiti dall’animale, fondata nel 2002 dalla Dottoressa Elena Gori grazie alla vincita del bando “Donna Crea Impresa”- Provincia di Milano, che impiega i suoi cani, appositamente educati e socializzati, promuovendo la relazione uomo-animale in ambito socio-educativo. CANI SOCIALI opera presso Residenze Sanitarie Assistenziali, Centri Diurni per Disabili, Residenze Sanitarie per Disabili; inoltre, promuove e collabora in progetti di educazione Assistita dagli Animali presso scuole dell’infanzia, scuole primarie, scuole secondarie, scuole speciali ed associazioni di carattere sociale.
L’esperienza decennale accumulata nel campo degli Interventi Assistiti dagli Animali, le riflessioni e le osservazioni sui contesti di azione hanno portato alla realizzazione di particolari e innovative modalità di intervento che da diversi anni vengono attuate in alcune RSA e CDD, in collaborazione con alcune classi di scuola primaria. Nel contesto specifico delle Residenze Sanitarie per Anziani, spesso le persone ospitate hanno visto insorgere in loro una serie di difficoltà della sfera fisica e, di conseguenza, un’alterazione dello stato emotivo: frequentemente gli ospiti perdono il contatto con il mondo, il senso della realtà, si limitano a “farsi gestire”, cadendo in una sorta di apatia e di isolamento che influisce sulla qualità della loro vita. Il progetto preso in esame coinvolge alcuni anziani della RSA “Gelosa” di Briosco (MB), dove l’AAA è molto consolidata fin dal 2003 con incontri settimanali che coinvolgono gli ospiti in collaborazione con la psicologa che opera nella struttura. Nel 2011 l’equipe educativa della RSA, con la collaborazione del conduttore di IAA, ha evidenziato in particolar modo il bisogno di far sentire gli ospiti parte attiva della società, per incrementare la loro autostima e la loro sfera relazionale. Si è così delineato un particolare intervento di Attività Assistita con Animali che coinvolge un gruppo di ospiti e gli alunni di alcune classi della scuola primaria dello stesso comune. Lo scopo fondamentale del progetto è creare un nuovo ruolo, una nuova “definizione sociale” per gli anziani, oltre che creare un collegamento, un’occasione di scambio reciproco e conoscenza tra generazioni differenti.
Il mediatore che favorisce l’instaurarsi di una relazione e l’acquisizione di un nuovo ruolo sociale a favore dell’anziano è il cane sociale. Questo progetto ha la durata di tre mesi circa ed è all’interno della Piano dell’Offerta Formativa della Scuola Primaria e coinvolge ogni anno una o due classi terze. Gli anziani della RSA sono coinvolti nella definizione, nella preparazione e nell’esposizione di sei/otto lezioni ludico – didattiche per i bambini, che hanno come tema “Il cane e il mondo animale”. Hanno il compito di memorizzare informazioni, di organizzare scenette o giochi, di allestire materiale di scena e didattico in cui il cane sociale è il fulcro. Lavorando attraverso queste modalità si è riusciti a coinvolgere un gran numero di ospiti della RSA, a stimolare la capacità mnemonica e di linguaggio; si riscontrato un incremento del senso di autoefficacia e di autostima da parte degli utenti. L’allegria generata da questi incontri pervade l’animo di tutti! Il risultato più importante ottenuto grazie alla realizzazione di questi progetti è la creazione di legami tra due generazioni differenti e l’incremento dell’interazione tra di esse. Il catalizzatore che rende possibile questo è la relazione con il cane sociale che è specie diversa da noi e mette in risalto il piano emotivo e l’empatia, tralasciando invece le funzioni della vecchiaia che risultano più compromesse, come il linguaggio e la memoria: si aprono dei canali di comunicazione diversi, si creano delle relazioni affettive che resistono e si rinsaldano nel corso del tempo. È speciale accennare ad una bambina che ha frequentato questo progetto che ogni anno, il giorno di Natale, torna in RSA insieme alla sua famiglia per incontrare nonna Rosetta, una “nonna” che ha conosciuto grazie al cane sociale. Il cane sociale rappresenta perciò un “collante speciale”, poiché prima è stato utile e prezioso per legare insieme, per “incollare” due parti estranee ricche di potenzialità, per farle entrare in comunicazione e in relazione; successivamente, proprio come la colla che scompare dopo aver incollato, il cane non è più presente, non ci sono in programma attività da svolgere, ma permane la relazione, sviluppata a partire da un vissuto emozionante e profondo, che coinvolge i protagonisti e anche le persone che sono loro vicino. Per contatti Dott.ssa Elena Gori – info@canisociali.org – www.canisociali.org